Tommy Hilfigher Storia: nascita, crisi e rinascita
Cosa fa Tommy Hilfiger
Partiamo dalla pronuncia, Hilfiger deve essere pronunciato con l’ accento sulla prima I e con la G. Hilfiger puo essere considerato uno dei brand più facilmente riconoscibile al mondo, grazie ad un logo molto semplice e di forte impatto grazie ai tre colori sempre utilizzati nella collezione: il bianco, il blu ed il rosso. Lo stile che propone può essere tranquillamente definito come sportivo, casual e nautico. Nel periodo di fine anni ’80 e per tutti gli anni ’90 arrivando sino ad i primi 2000 tantissimi personaggi del mondo dello spettacolo e della musica venivano votografati con vestiti Tommy Hilfiger. Nel 1999 per il primo tour internazionale di Britney Spears la sponsorizzazione fu proprio quella di Tommy e la cantante durante tutti i suoi concerti indossava jeans Tommy Hilfiger e salopette con il logo in bella mostra. Il brand non fa esclusivamente vestiti, ma propone un Total Look ed anche accessori, potete trovare: gioielli, profumi, scarpe, borse, accessori. La cosa bella della storia del brand Tommy Hilfiger è che prima del 1985 nessuno sapeva chi fosse, si ritiene che il motivo del suo enorme successo sia dovuto alla sua prima campagna pubblicitaria che riuscì a rendere noto il suo nome ancor prima dei prodotti, riuscendo a conquistare un pubblico esigente come quello di Manhattan.
La Prima campagna pubblicitaria di Tommy Hilfiger
Nel 1985 Tommy era ancora un semplice fashion designer freelance che aveva una idea, quella di aprire una serie di negozi per poter proporre e vendere le sue collezioni fresche ed originali. Con duecento mila dollari si recò da George Lois, già conosciuto come uno dei migliori Art Director in circolazione, per commissionargli una campagna pubblicitaria. Lois accettò e realizzo un piano pubblicitario ben studiato, ma allo stesso tempo semplice e molto efficace. Pubblicato su le più importanti riviste del settore della moda ed esposto con un enorme cartellone pubblicitario a Times Square. La pubblicità la possiamo quasi definire come il gioco dell’ impiccato. La scritta recitava: I 4 più grandi stilisti maschili americani sono R____ L_____, P____ E____, C_____ K____, T____ H_______. Tutti riuscivano ad indovinare i primi 3 Ralph Lauren, Perry Ellis e Calvin Klein, ma non l’ ultimo. Sulla parte inferiore del cartellone veniva riportato il logo di ques’ ultimo e la seguente frase:
In quasi tutte le famiglie i primi tre nomi sono conosciuti. Ne aggiungerete un’ altro. Il nome è Tommy. Il cognome non è molto semplice, ma in pochissimo tempo tutta l’ America saprà che c’è un nuvo look che porta il suo nome. La linea di Tommy è alla mano, ma non Casual, è classica senza essere banale. Tommy la definisce classica ma innovativa. I tre stilisti di prima la chiamano concorrenza.
Il successo fu Virale ed enorme, in pochissimi giorni tutti conobbero Tommy Hilfiger. Inizialmente lo stesso Tommy riteneva questa campagna troppo spinta, ma poi si fece convincere da Lois ed il resto è storia. George Lois in un’ intervista racconta come andarano le cose: hai detto che trai ipirazione da Ralph Lauren, Perry Ellis e Calvin Klein? Ed allora perchè non osare. Ancora oggi questa campagna pubblicitaria è una caso di studio ed una di quelle più citate fra gli addetti al marketing.
Il logo Tommy Hilfiger
Nell’ intervista rilasciata alla rivista economica Bloomberg Businesweek, Tommy Hilfiger racconta come nacque l’ idea del logo. Da appassionato di barche voleva che il suo logo fosse inerente ai segnali nautici. In più come ogni buon americano non poteva che essere anche patriottico, da qui i colori bianco, rosso e blu. Inizialmente fra questi colori ci dovevano essere anche le iniziali del nome, una T ed una H. In ultimo si optò per il solo utilizzo della H, che nel codice della navigazione significa che c’ è un pilota a borda, tra due aste orizzontali blu.
Chi era Hilfiger prima di creare Tommy Hilfiger
Tommy nasce nel 1951 a Elmira, piccola cittadina dello Stato di New York. La madre era infermiera ed il padre orologiaio. Tommy iniziò a lavorare molto presto, da undicenne distribuendo giornale, poi in una stazione di servizio. A Scuola era uno sportivo ed un ragazzo molto popolare. Il suo Look già all’ epoca era molto ricercato, si ipirava a quello delle rockstar del momento. I suoi compagni de liceo iniziarono ad imitare il suo stile e a chiedergli dove avesse comprato i suoi vestiti. In quel momento gli venne l’ idea di aprire il suo primo negozio che chiamò People’s Plac, ebbe un successo istantaneo e da li ne apri altri nello stato di New York. Purtroppo non andò bene e nel 1979 Tommy si trasferì a New York dove iniziò a lavorare come designer freelance per altri Brands.
Qual era lo stile anni 80
Tommy Hilfigher racconta che negli anni ’80 si andava in ufficio ancora in giacca e cravatta, ma in alcuni posti in America qualcosa stava cambiando. Tutto iniziò da alcuni dirigenti della Silicon Valley che pian pianino iniziarono ad usare un outfit meno formale indossanto pantaloni chino e camicie botton down. Hilfigher si trovo nel posto giusto al momento giusto, lo stile che lui proponeva non era mai stato troppo classico, ma neanche troppo casual. L’ ambiente in cui crebbe era un’ ambiente Preppy, termine per definire le persone che indossavano Polo Lacoste e tutta quella tipologia di vestiti, non troppo classico, ma non del tutto sportivo. Questo genere per Tommy era noioso ed reinterprotò il termine Preppy secondo la sua concezione. Inserì colori più vivaci e chiari, molti tessuti jeans andando a prendere tutto quel pubblico insofferente verso il Preppy tradizionale. Nel ’85 fonda il suo brand e già dopo la sua prima sfilata e la campagna pubblicitaria fatta da George Lois ebbe un successo immediato. Riusci a fare breccia anche fra celebrità del calibro di Kate Moss a Snoop Dogg.
Uno dei motivi del successo furono anche i prezzi abbordabili di Tommy Hilfiger.
Tommy Hilfiger anni ’90
Grazie ad investimenti ed altri partmner commericiali di rilievo internazionale Hilfiger riesce ad espandersi all’ estero e a quotarsi in borsa nel 1992. I partner furono: Lawrence Stroll finanziere canadese, l’americano Joel Horowitz entambi avevano già lavorato in Ralph Lauren ed Silas Chou una delle quattro maggiori aziende manifatturiere cinesi. Da societa da 100 milioni di dollari Tommy Hilfiger divenne una multinazionale da 1 miliardo di dollari.
Tommy Hilfiger: crisi, vendita e rinascita
Dopo un brusco calo di vendite ad inizio degli anni 2000 Tommy Hilfiger entra in crisi, registrando un perdita del 75% nel primo trimestre. A quanto pare la crisi fu dovuta dal fatto che il brand tommy Hilfiger fu iniziato ad essere usato dalla comunità Hip-Hop Americana e di un conseguente allontanamente del suo vecchio pubblico Preppy. Successivamente quendo il mondo Hip-Hop virò verso nuove mode e brand rimase sostanzialemte orfano di tutto il pubblico. Dopo la vendita del brand ed un ritorno allo stile storico Tommy Hilfiger, il brand è tornato gradualmente a far parlare dise.